E il lungo ponte appena trascorso ha rappresentato anche occasione d'incontro per le nostre ripettive famiglie. Il rapporto fidanzati-famiglie è un affare complicato, spesso costituisce un banco di un banco di prova decisivo per il futuro della coppia. Per noi non è stato così, anche perchè abbiamo ritardato l'incontro il più possibile ;-). Scherzi a parte è andato tutto liscio come l'olio anche per merito della solita impeccabile organizzazione di Simona e della buona sorte.
Alla luce di quanto è accaduto in questi giorni mi vengono da fare alcune considerazioni sul tema in base a quella che è stata la mia esperienza personale:
- Come sempre l'importante è "non esagerare".
E' bene che le famiglie si conoscano ed abbiano un buon feeling. Tuttavia meglio evitare un contatto troppo stretto anche per evitare che si interessino troppo alla vita della coppia (lo dicono addirittura durante il corso prematrimoniale)
- Evitare di trascorrere troppi giorni sotto lo stesso tetto dei genitori dell'uno o dell'altra.
Una settimana durante le "feste comandate" può bastare. Evitare di stare una domenica si e l'altra no a pranzo dai suoceri. Ricordo ancora domeniche pomeriggio in stato catatonico a casa di genitori, zii e parenti di ogni ordine e grado, coinvolto - per modo di dire - in affari familiari di cui non me ne poteva fregare di meno. La televisione sempre accesa su Domenica In, l'abbiocco del dopo-pranzo e il parente di turno che ti chiede: "e tu, cosa ne pensi?" ed io: "ehm...uh...mmm...si ecco em"
- Severamente vietato sposarsi se non si ha una casa propria (anche un tugurio)
Eppure ancora in tanti si sistemano sotto il tetto di mammà. In questo caso, che dire: a Maronn v'accumpagn'
Altri suggerimenti potrebbero arrivare da voi. Parliamone!
4 commenti:
ehhh...lo dico sempre io ...donne e buoi dei paesi tuoi...
infatti i miei buoi sono ad haifa, dietro l'angolo....
e così le mie cene dai suoceri hanno la stessa frequenza delle feste comandate...annuali..
pure il mio ex, essendo del profondo salento, non lasciava scampo alle cene comandate...e così ci si trovava regolarmente in 15 circa, tra sorelle, nipotini e genitori...qualche zia di passaggio e la suocera che mi rimpilzata il piatto di qualsiasi cosa, che tu per educazione non puoi rifiutare!!!...dio benedica i bambini, hai quali rovesciavo il contenuto del mio piatto con le relative madri che poi li cazziavano per non aver ancora toccato cibo eheheh...
che zia bastardella ero!!!
io per fortuna, nonostante due relazioni alquanto importanti, ho sempre evitato il famigerato incontro!! e così sarà fin quando non sarò vestita di bianco davanti all'altare con uno a fianco che vorrebbe star con me per tutta la vita...!!! :) fortuna che quel pazzo ancora non è arrivato!!
gaia
Eh, per fortuna...Fortuna è stare da sola nel caso avevi incontrato la persona sbagliata, fortuna è trovare la persona giusta e condurla all'altare. Non ci sono regole in amore. Guardandomi indietro penso a quante cose, persone, situazioni sono cambiate da quando ho conosciuto Simona. So soltanto che nel momento stesso in cui l'ho rivista - nel 2005, dopo averla conosciuta ad un master - è come se la mia vita avesse improvvisamente trovato la quadratura. E' difficile da spiegare, ma quando trovi la persona giusta, la condivisione diventa naturale anche se gli anni ti hanno reso più esigente e più indipendente. Tuttavia gli equilibri di coppia, lo sapete meglio di me, sono molto delicati così è meglio non esagerare con il coinvolgimento dei familiari. Su questo, mi pare, siamo universalmente daccordo
oddio vince...ho letto solo ora questo post....
c'ho il magone....!! un uomo che parla così della sua donna è un uomo vero!!!
io non li ho ancora conosciuti gli uomini veri...:)
g.
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